IL TUO CURRICULUM; SEI UN BRAND DI VALORE?

Pubblicato da Giacomo il

IL TUO CURRICULUM; SEI UN BRAND DI VALORE?

EuroCV, Word, ricerca lavoro, Power Point; curriculum graficati in modo strepitoso e altri con foto improbabili; ne abbiamo visti di tutti i tipi. Il 95% purtroppo di questi da cestinare dopo la prima lettura, spiace dirlo ma questa è la verità.

Oggi vorrei scrivere di questo argomento, per aiutare coloro che stanno cercando lavoro ma soprattutto per chi dovrà nel futuro rimettersi alla ricerca di un lavoro.

Molto spesso le persone che scrivono il curriculum non si accorgono che stanno scrivendo la propria lettera vendita, la lettera commerciale del proprio brand personale. Pensano che scrivere un CV interessante sia semplicemente dettagliare le proprie fredde competenze, specificando il motivo per cui non puoi non assumerli; ho questa e quest’altra qualità, guarda qui, ho pure questa. Non puoi non assumermi con anche questa. LEGGI BENE!

Ma il titolare di una piccola realtà non cerca solo competenze, non cerca un automa che sa fare questo quello e quest’altro. UN TITOLARE CERCA COSE DIVERSE!

Purtroppo a scuola non insegnano come scrivere un curriculum vincente, spesso perché nemmeno i professori si scrivono un curriculum. Si partecipa ad un concorso che premia la conoscenza della materia ( ma non la capacità d’insegnare o l’amore per questo lavoro, mi blocco altrimenti vado fuori tema).

Non fraintendetemi, le competenze sono fondamentali, ma NON BASTANO!

Mi spiace essere chiaro e diretto ma è giusto che voi lo accettiate.

Nel prossimo futuro entreremo in una situazione apocalittica; molte persone, soprattutto i nuovi assunti, perderanno il lavoro a causa di aziende che, in ogni comparto per forza di cose, dovranno ridimensionarsi o nel peggiore delle situazioni falliranno.

Il turismo ovviamente non sarà da meno, anzi, forse sarà uno dei comparti più colpiti.

Che problematiche comporterà questa situazione nella ricerca lavoro?

Questa situazione produrrà un cataclisma ben peggiore delle ultime 2 guerre e della crisi del 2008 ( non sto qui a rompervi con il perché avverrà ciò, andrei fuori tema) che sfocerà in primis nella creazione di molti nuovi disoccupati.

Il primo punto sarà causato dalla CONCORRENZA SPIETATA.

Se fino a febbraio trovare un lavoro nel campo turistico non era poi così difficile, soprattutto nel turismo stagionale, in quanto spesso era maggiore l’offerta di lavoro rispetto ai lavoratori disponibili e, diciamola tutta, o non avevi voglia di lavorare o qualcosa per 4/5 mesi si trovava sempre; ora invece sarà molto diverso.

Se prima, per posizioni di lavoro interessanti, spesso se la giocavano una decina di candidati che alla fine si autoselezionavano, dando vita ad una gara tra 3- 4 persone interessate; ora invece la concorrenza sarà enorme e spietata.

Non vi sarà più una lotta tra poche figure ma, l’obiettivo sarà primeggiare contro altre 20 persone, spesso queste saranno più esperte, più preparate, più sgamate; insomma più in tutto. Molto spesso saranno persone con famiglia, che quindi avranno un’altra cattiveria ed esperienza nel ricercare il lavoro rispetto ad un giovane.

Questo comporta che il titolare avrà più scelta e che quindi potrà decidere di abbassare gli stipendi a causa della legge del mercato, tanta richiesta/ poca offerta di lavoro = ci specula sopra ( scorretto? Concordo con voi, ma sarà un dato di fatto) tanto sa che qualche disperato lo troverà di sicuro.

Il secondo punto a sfavore è purtroppo lo Stato Italiano.

l’azienda sa di operare nello stato libero delle banane chiamato Italia. Nessun’imprenditore si fida dell’Italia, che storicamente parteggia maggiormente per il lavoro da dipendente rispetto al lavoro imprenditoriale ( anche qui astengo l’approfondimento per non divagare). Questo comporterà che l’imprenditoria italiana in questo momento di crisi mistica, esprimendola con una metafora, girerà con il lato B completamente aderente al muro e di rischiare spazi aperti non ci penserà minimamente. Morale della favola, l’imprenditore è terrorizzato in questo momento, non vuole ingrandirsi, non ha minima fiducia nello stato e negli aiuti promessi, perciò saranno pochissimi i pazzi scatenati che nel prossimo periodo, in campo turistico assumeranno, lo so che è brutto da scrivere ma sarà così.

Capito quindi il periodo, iniziamo a parlare delle problematiche nello scrivere la presentazione del vostro brand ( dicasi vostro curriculum aziendale).

In Primis dovrai comprendere un dettaglio importantissimo, iniziare a guardare la situazione da un altro punto di vista. Se non comprendi questo, per te la situazione, in un momento di tale concorrenza, sarà veramente dura.

Quando scrivi la tua proposta non visualizzarti in questo modo “devono scegliermi perché so fare questo”, ma pensa a come posso dimostrare al titolare che potrà fidarsi di me?” Che dettagli posso inserire affinché il titolare possa dire “ questa persona si merita di entrare all’interno della mia famiglia, credo che grazie a lui faremo sempre una bella figura.

Spesso molti inviatori di curriculum non comprendono che l’azienda per un piccolo imprenditore è il proprio tesoro, la propria famiglia, il bene più caro assieme ai figli, il primo pensiero della mattina e l’ultimo della sera. In Italia è un ossessione, una malattia, vista la difficoltà con cui si crea impresa nelle piccole realtà.

Assumere una persona a tempo indeterminato quindi è uguale ad adottare un nuovo membro della famiglia, avere a fianco una persona di cui fidarsi, dividere gioie e dolori. Assumere vuol dire permettere di guidare la propria automobile gelosamente custodita, fidarsi che andrai a prendere i figli del titolare a scuola. Questo per un proprietario vuol dire assunzione ( minori sono i dipendenti in organico, maggiore è veritiera quest’analisi).

Ricordo che con il nostro primo dipendente, prima di assumerlo, ci siamo andati a cena dopo aver svolto 2 colloqui, per comprendere ciò che pensava, quali erano i suoi pensieri e la sua integrità morale dopo due bicchieri di vino.

Per un imprenditore potersi fidare del proprio team è fondamentale, indispensabile ed impensabile il contrario.

Nel curriculum scrivere le competenze non basta; le 2 lingue straniere parlate sono indispensabili, non sono la qualità su cui puntare, sono il punto di partenza per effettuare questo lavoro. Se ti definisci un social media manager e mi dici che sei bravo ad usare i social capisci che penso sia scontato? C’è ancora chi scrive conoscenza del pacchetto office (cazzo nel 2020 lo do per scontato).

Poi non parliamo della foto inserite all’interno, ne abbiamo viste sul serio di ogni tipo.

Poi arriviamo alle solite frasi “ spiccate capacità d’adattamento, multitasking, capacità di lavorare sotto stress, cooperazione in team” ma che minchia vuol dire?

Cioè anch’io quando mi presento da possibili clienti dico sempre questa frase “ potrei raccontarvi di essere il più bravo, il più bello, il più simpatico ed intelligente; ma questo non credo sia importante per voi. Però posso dirvi che quest’azienda, simile alla vostra, grazie al nostro supporto ha raggiunto questi obiettivi, quest’altra credo che vi abbia rubato dei clienti perché assieme a noi ha raggiunto un 15% in più di fatturato e così via.

Perché nel curriculum non servono parole vuote ma fatti dimostrati!

Alla gente delle vostre parole non gliene frega! Fatti vincono sulle parole 100 a 0.

Chi vi assume vuole sapere chi sei nella pratica. Utilizzo il mitico Scandellari per prendere in prestito un suo pensiero scritto perfettamente:

“Vorrei sapere come agisci sotto stress, se sei aperto e umile quanto basta per imparare, se ti assumi la responsabilità dei tuoi errori, se dici esattamente quello che pensi.

Vorrei sapere come gestisci i conflitti e quanto ti limita il tuo ego.

Se hai iniziativa o se aspetti che qualcuno ti risolva i problemi. In definitiva tutto questo mi serve per sapere se posso fidarmi”.

Queste informazioni fondamentali in un curriculum non ci sono scritte. Peccato, perché sono queste che cerco e di cui ho bisogno.

Oggi il curriculum ha un altro ruolo: è una sfida che, chi vuole essere assunto, lancia a chi ha bisogno di incrementare l’energia nella propria azienda. Chi lo valuta, se ha a cuore la propria azienda, fa sicuramente il ragionamento che ho fatto io ponendosi la domanda: “Posso fidarmi di lui?” Grazie Guru Skande per le tue sagge parole! 

Questo è ciò che ogni imprenditore si domanda quando legge il tuo curriculum. Questo è ciò che tu devi dimostrare se vuoi essere assunto.

Fai esempi; informa che grazie anche al tuo supporto l’azienda pincopallo ha ottenuto questi risultati, che durante un problema hai dato quest’idea per risollevare la situazione, che hai questo bagaglio di clienti fidati, che hai esperienze analoghe alla figura ricercata perché hai ottenuto tali risultati in una realtà simile.

Do per scontato che tu sia una di quelle persone che invia curriculum solo a quelle realtà che t’interessano e non a chiunque cerca personale, altrimenti non leggere questo post perchè non posso aiutarti.

Prima d’inviare il curriculum studia la storia dell’azienda, gli obiettivi che si prefiggono, i valori che la caratterizzano; perché sono fondamentali per entrare in empatia con chi dovrà assumerti.

Ti dirò di più, capisci chi è la persona che effettuerà il tuo colloquio, quali sono i punti in comune ed i punti in disaccordo ( così da non mostrarli nel primo colloquio).

Cerca insomma d’entrare in empatia con l’interlocutore.

Sembra una banalità, ma nell’80% dei colloqui che noi svolgiamo, (e vi assicuro che ne facciamo molti) alla domanda “immagino tu abbia dato un’occhiata al sito, qual è il progetto che vedi più vicino alle tue competenze”.

Rispondono, “Scusi ma non mi ricordo bene il sito perché l’ho visitato tempo fa”, molti di loro non sanno nemmeno il ruolo in azienda della persona con cui stanno svolgendo il colloquio.

Sapete quando accade questo cosa pensa chi vi svolge il colloquio? Do in mano il mio bene più prezioso ad uno che non ha nemmeno avuto voglia d’investire 20 minuti della sua vita per capire che tipo di azienda siamo?

Create un curriculum ad hoc per ogni azienda, toccando i punti che secondo voi possono essere a loro interessanti, utilizzate esempi calzanti e specifiche case histories. Se conoscete il titolare e lo stimate scrivete il motivo per cui lo considerate tale.

Quando un commerciale invia una proposta vendita la diversifica per ogni azienda non si spedisce sempre una base per tutti ( almeno quelli che sono in grado di lavorare fanno in questo modo). Ecco dovete fare la medesima cosa.

Più il titolare nota che avete investito del tempo per lavorare con lui maggiore sarà la sua propensione nell’ascoltarvi. QUINDI DIFFERENZIA STO CURRICULUM ED INVESTI 30 MINUTI IN PIU’ SU DAI!!

ATTENZIONE PERO’!!! Ciò che dici deve essere VERITIERO e dimostrabile!

Per questo motivo dovresti mostrare dei fatti concreti di ciò che dici, mail che lo confermino, articoli di giornale, persone da contattare a cui chiedere.

Facendo un esempio molto calzante, io e Sebin abbiamo smesso di effettuare i colloqui direttamente perché molte persone scrivevano bugie, raccontando spesso standard sbagliati; scrivevano inglese o tedesco livello c2 e poi parlavano la lingua come spiko io. Ora abbiamo un’altra strategia, dovreste vedere la faccia delle persone alle quali, ancora prima di presentarsi, chiediamo di provare le lingue assieme (perché senza quelle purtroppo non hai competenze sufficienti per lavorare con noi, quindi non ha senso il colloquio).

In altri casi ricevevamo curriculum che presentavano la persona come la migliore dell’azienda, scappata via per provare nuove avventure. Chiamavamo la realtà per cui lavorava che ce la dipingeva come licenziata e cattiva lavoratrice.

Perciò sarebbe opportuno creare un mini sito che raccontasse di te, le tue esperienze, i tuoi casi di successo ed i tuoi punti di forza.

Se questo non avete il piacere di svolgerlo, allora almeno seguite bene i social. Perché dopo pochi secondi dall’aver letto un curriculum interessante chiunque accende internet ed inizia la ricerca.

Infatti prima di chiamarti a colloquio per verificare la tua personalità e competenza, nel mondo del 2020 parte l’indagine molto accurata su di te. Posso verificare quello che dici sui social network, visualizzare come ti comporti, se nelle relazioni sei scontroso o irritabile, se parli solo di te e quindi sei egocentrico. Posso comprendere moltissimo di te in base a quello che scrivi e come ti esprimi. Se vuoi piacere a tutti o se hai una personalità definita e mantieni una posizione. Se queste posizioni che difendi fermamente hanno una base etica, se sono basate solo sul tuo tornaconto o sei accecato dalla poca propensione a metterti nei panni dell’altro. Si nota se sei disposto ad ascoltare e aiutare gli altri o se non sai gestire le critiche.

Dopo questo scan il titolare ha già deciso se assumerti o meno. Il colloquio sarà solo un proforma, ma se tu non sbagli il posto è assicurato.

Se nella tua pagina social mostri solo te morente dopo una serata o se scrivi frasi sconce o maleducate sulla tua bacheca, difficile che qualcuno ti chiami. La storia di vita quotidiana che mostri racconta tutto sulla tua personalità ed i social sono il luogo dove meglio comprenderla.

Ora dovrai scegliere una delle 2 strade per redigere il tuo brand personale; o ti differenzi o rimani nella pila dei curriculum uguali agli altri che verranno letti solo se sei molto fortunato.

Quindi scegli il tipo di lavoro che vuoi svolgere, specializzati in quello, trova un modo non convenzionale per confezionare la tua presentazione ( confezione diversa, formato, grafica accattivante). Studia la storia dell’azienda e crea il CV personalizzato per quella realtà, invialo solo a coloro che ritieni interessanti. Scrivi di te in modo diverso dagli altri, rendi la presentazione graficamente correlata alla tua personalità, porta esempi di attività svolte e dimostrale sempre.

La concorrenza sarà sempre più spietata, per questo motivo vuoi andare in guerra con arco e freccia o con l’M16? Ricorda di visualizzare sempre nella tua testa, l’azienda non ha bisogno di te per lavorare ma il contrario, quindi è un onore essere assunti, non un qualcosa di scontato.

Ti auguro di essere fiducioso nelle tue capacità, perché se tu stesso non ti dai importanza e non hai fiducia nel tuo brand chi vuoi che ce l’abbia?

La percezione della prima impressione è fondamentale. Tanto diciamocelo, prepararti bene o preparati male impiega lo stesso tempo. Tanto vale DIMOSTRARE DI ESSERE IL MIGLIORE!

Che Dio salvi il turismo

Un gioioso saluto

Giacomo


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