PARLO MOLTISSIMO DI TURISMO CON IDRAULICI, MECCANICI O MEDICI

Pubblicato da Giacomo il

PARLO MOLTISSIMO DI TURISMO CON IDRAULICI, MECCANICI O MEDICI

PARLO MOLTISSIMO DI TURISMO…

Oramai la mia attività lavorativa mi porta a prestare la mia consulenza a grandi aziende interessate al turismo, mi permette di migliorare le attività del tour operator, di divertimi formando tramite corsi mirati molte persone, ma soprattutto mi dà la possibilità di operare con molti comuni ed associazioni.

 La politica è uno dei luoghi con cui m’interfaccio ormai sempre più spesso, affrontandolo come tecnico della stessa. Vengo sovente chiamato per migliorare le performance del territorio che gli assessori amministrano e quindi cerco di supportarli permettendo di far loro ottenere risultati importanti da esporre durante le campagne elettorali.

La vittoria è in parte anche mia, la sconfitta, è ovvio, sia solo mia responsabilità. E’ un lavoro ingrato, ma funziona così, quando scegli di affrontarlo sai a cosa vai in contro.

Come puoi immaginare gli assessori quasi mai hanno spiccate competenze nel turismo, infatti, molte delle persone con cui opero, sono assicuratori, avvocati, panettieri, venditori, medici, meccanici e molto altro, la maggior parte sono di grande cultura e caratura, ma spesso non sono preparate in ambito turistico. Nel territorio gardesano, capita invece di rapportarsi con assessori o sindaci che operano nel turismo (proprietari di strutture ricettive o tour operator) ed in quel caso la situazione è meno complicata; parliamo la stessa lingua anche se non sempre la visione è la medesima.

Quindi ti starai chiedendo come mi muovo solitamente per operare con tutti loro e come riesco a far sì che alcuni progetti, da semplicemente teorici, divengano degli avvenimenti reali e svolgibili?

Bellissima domanda, ma parto da un’analisi generale iniziale.

Noi operatori turistici non possiamo dimenticare che dipendiamo totalmente dalla politica. Tutti i progetti passano da un “consiglio”. Vuoi una nuova ciclabile? Passa da una giunta… Vuoi un nuovo evento che destagionalizzi? Viene deciso anch’esso da un affidamento… Vuoi ottenere dei soldi da investire in promozione? Li ricevi tramite un’assegnazione diretta… Vuoi un patrocinio a quell’iniziativa? Filtra tutto tramite il consiglio comunale.

Insomma, tutto viene deciso lì, nella stanza dei bottoni.

Addirittura, sapete di chi è la proprietà istituzionale, quasi sempre, una qualsiasi destinazione? Della camera di commercio territoriale, dove anche lì il direttore è scelto da un gruppo di azionisti tutti molto spesso correlati alla politica.

Quindi si torna sempre lì, la politica è indispensabile per l’economia, vanno a braccetto.

Questo primo punto per informarti che, se vuoi operare nel turismo, devi sapere che per forza dovrai interfacciarti con la politica.

Ma quindi Giacomo come ti muovi tu per lavorare senza essere troppo invischiato in scelte di partito?

Semplice, insomma di semplice non c’è nulla…

Continuo a camminare su di un filo sottilissimo, stando attento a non sbilanciarmi troppo per non rischiare di cadere. Devo dire che su questo molti politici mi aiutano, sono persone molto intelligenti e sanno che è il mio lavoro e non posso schierarmi, perchè se mi propongo simpatizzante di uno schieramento ne ho tutti gli altri contro.

Devi conoscere l’indirizzo politico dell’amministrazione, spesso ogni indirizzo politico ha degli obiettivi specifici (quindi meglio proporre quello, così avrai porte più semplici d’aprire per farti ascoltare). Esiste con chi puoi parlare di un determinato argomento e con chi no, con quali persone puoi osare e con quali è meglio rimanere nella strada segnata, sai anche quali nomi fare e quali no a cui chiedere referenze, insomma è un continuo sviluppo diplomatico indispensabile da fare.

Il primo punto fermo che mi prefiggo è semplice ma indispensabile, c’è una cosa che accomuna tutte le persone sia di destra, sinistra, centro, alto o basso, e queste si chiamano voti!

Sembra una banalità ma fa tutta la differenza di questo mondo.

L’obiettivo principale dell’amministrazione è essere rieletta ed ogni assessore ha l’ambizione di prendere più preferenze degli altri per ottenere l’assessorato che più piace.

Sapendo questo io mi muovo cercando di capire l’esigenza delle persone, in che cosa vogliono mostrare la loro bravura agli elettori. Qualsiasi modo è corretto ci mancherebbe, quindi non sono io a consigliarlo nel primo appuntamento, altrimenti risulterebbe negativo.

Semplicemente mi limito ad ascoltare e quando ho capito cosa cercano, rispondo semplicemente che noi possiamo tramutare questo sogno in realtà. Molto chiaro e diretto.

Nel secondo appuntamento mi presento con il progetto amato dall’assessore, mostrandogli la via e l’investimento per ottenere quanto da lui richiesto.

Non basta ovviamente proporre l’idea, ma mostrare anche le attività già svolte con altri comuni, comprovando la possibilità di ottenere quello esposto, perché applicato già in altre realtà.

Toccando quindi la leva del consenso riesco spesso ad accordare assieme il primo lavoro. Ora però inizia la parte difficile. Mantenere quello promesso e rendere l’iniziativa un successo.

Quando la promessa è mantenuta e lo è quasi sempre, dal momento che la mia teoria è promettere poco e solo ciò che sono sicuro di essere in grado di mantenere, cerco di essere sempre molto sincero e diretto,  queste sono qualità che premiano sempre (l’articolo sulla promessa lo vedremo un’altra volta però).

Ottengo la fiducia del mio referente, vengo sempre chiamato per altri incarichi e qui si, inizia la parte difficile ed il momento in cui non ci si deve deconcentrare.

Voi direte, ma Giacomo il più l’hai già svolto, hai ottenuto la fiducia…

Ed è proprio qui che avviene l’errore da parte di molti, costoro pensano da questo momento di poter proporre le proprie idee, immaginando che, avendo dimostrato di essere capaci le persone si fideranno del loro pensiero, ma ciò è la scelta più sbagliata che si possa fare.

La persona non è ancora pronta ad ascoltare le tue proposte, l’assessore sa che l’idea che tu hai messo in campo è sua, quindi tu non sei capace di proposte interessanti per un territorio che non conosci, sei solo bravo a mettere in piedi idee proposte da loro.

Anche in questo caso quindi dovrai andare con calma, seguendo sempre le loro direttive e solamente quando ti chiederanno “Hai qualche proposta da presentarci che può essere valida secondo la tua esperienza?” Allora sì in questo momento puoi esporti, stando sempre attento alla linea generale che l’amministrazione vuole portare all’attenzione dell’assemblea, ciò che può piacere e ciò che non può andar bene a loro.

Insomma, come stai notando lavorare in questo modo è 70% diplomazia e 30% capacità di svolgimento. Avviene in questo modo anche nelle grandi aziende non credere, cambia solamente l’obiettivo. Politica = Voti, Azienda = Utile di esercizio. Ma il modus operandi non cambia.

Quando però entri in empatia con l’assessore e lo stesso ti chiede qualche consiglio come ti comporti?

Ecco qui inizia il bello del mio lavoro, ma dedicherò al prossimo articolo lo spiegarti questo tema, perchè dipende molto da che tipo di politico ho davanti quando racconto.

Per questo motivo, non mi resta che attenderti al prossimo articolo se il racconto ti è interessato ed augurarti

Gioiosi saluti

Che dio Salvi il Turismo

Giacomo


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