COME CREARE LA START UP TURISTICA DI SUCCESSO PARTE DUE

Pubblicato da Giacomo il

Start up Turistica

Rieccoci cari amici, eravamo rimasti a 4 giorni fa. Avevamo parlato dello studio del mercato, del business plan, del comprendere il punto debole dei competitor e capire il nostro punto di forza.

Ora siamo qui, pronti per iniziare a creare il nostro super brand posizionato.

Sfato subito qualsiasi mito sul nome, logo e slogan.

Devono essere chiari con ciò che vogliamo comunicare, sono indispensabili per far comprendere al nostro pubblico chi siamo ancora prima che aprano il nostro sito internet.

Lasciamo stare tutti quei loghi ingegnosi e quei grafici che hanno grande fantasia ( quello resta a casa sua).

Anche qui la regola è molto semplice; più il nostro pacchetto nome/logo/slogan è diretto e semplice a mostrare ciò che facciamo, la nostra specializzazione e la nostra diversità, maggiore sarà la nostra possibilità di essere scelto tra gli altri mille.

Non provare a dirmi “è ma la Nike ha la virgoletta e guarda che successo ha avuto gnegnegne”, perché la mia risposta sarà “quando anche tu avrai un’azienda fondata nel 1964, quando vi erano pochissime realtà preparate, e soprattutto quando parti per prima ad investire miliardi di dollari all’anno in promozione, divenendo il leader di quel mercato, allora anche tu potrai permetterti la virgoletta, il rombetto, il cerchietto od il triangolino.

ORA NO.

Partiamo dal nome; deve essere in inglese visto che parliamo di turismo, non può essere in italiano ma credo sia chiaro per tutti questo concetto, deve essere corto, sotto le 8 lettere o sopra ma con un’orecchiabilità concettuale molto comprensibile.

Nel nome dobbiamo dire già ciò che vogliamo essere per il nostro target. (faremo dopo qualche esempio)

Un nome adatto può far vincere anche un prodotto non troppo performante mentre sicuramente un nome brutto uccide il prodotto migliore al mondo (ad esempio il nome red bull da idea di forza ed energia, se si fosse chiamato Ballerini secondo voi avrebbe venduto uguale?).

Il nome deve essere ricordato per farsi acquistare ed il nostro cervello ricorda molto più semplicemente parole semplici e corte o parole che hanno un significato reale.

Proseguiamo con l’hammer visual ( il logo visivo, il disegno del Brand) dovrà essere correlato al nostro nome, come fosse il cognome del nostro brand, che aiuti con forza anche visiva il suono dello stesso.

Ciò è importante perché il cervello percepisce in modo diverso udito e vista, vi sono persone che ricordano più con la vista ed altre più con la parola a causa della conformazione cerebrale di una zona più sviluppata di un’altra. Per questo motivo il nostro target deve essere colpito da entrambi i canali.

In questo momento perciò devo cercare d’inserire l’immagine iconografica della categoria in cui decido di operare, esempio se parlo di hotel non posso non far capire l’azione del dormire o se ho un ristorante non posso non stilizzare un componente della cucina.

Infine se posso associo al logo del mio brand un’animale perché questo stratagemma lo rende di facile riconoscimento nel cervello delle persone, addirittura creandoci una storia ( vedi esempio di Gardaland con Prezzemolo).

Infine lo slogan; questa frase corta è la nostra semplice promessa che urliamo al mercato, nella vita tutto parte ed inizia con una promessa; non possiamo non scrivere il nostro impegno, questa frase rafforza il logo perché definisce cosa promettiamo all’ospite.

Ovvio che se abbiamo scelto un’idea differenziante dai competitor sarà espressa nello slogan; ciò che ci contraddistingue e differenzia dal resto della concorrenza.

Dovrà essere in inglese e sarebbe molto meglio se avesse all’interno un gioco di parole o di assonanze, magari facendo riferimento al nome del brand.

(Su logo, hammer visual, slogan e promessa creerò un articolo dedicato perché spiegarlo a fondo mi occuperebbe diverse facciate)

Faccio qualche esempio che mi è più semplice; prendo ad es. la nostra azienda; si chiama GardaLanding (atterrare sul Garda) ma chiamato così anche per altri motivi di posizionamento che non sto a raccontarvi; il nostro hammer visual è l’uccellino che atterra sul Garda (l’uccellino si chiama Bennie); lo slogan è Garda lake travel planner, perché promettiamo al turista di essere la sua guida specializzata nel lago di Garda.

Lo studio per arrivare a questo è stato lungo, faticoso ed aggiungerei metodico, ma quando hai la fortuna di lavorare con altre 2 persone che hanno anch’esse la tua conoscenza nella materia, il gioco è molto più semplice e la comunicazione diviene quasi perfetta.

Notate anche voi che comunicando in modo così chiaro e coerente quasi non serve investire del tempo nel definirci? In 3 passaggi il turista comprende chiaramente la nostra essenza e la nostra promessa, essere i loro accompagnatori specializzati nel Garda.

Altri esempi molto interessanti e sicuramente più famosi sono, catena Best Western Hotel Wherever life takes you, Best Western in there (promettono di concedere all’ospite la medesima qualità in ogni punto del mondo).

Diamanti debeers ( target diamante), con il loghetto del diamante davanti e con il mitico slogan un diamante è per sempre = La promessa di matrimonio dura per tutta la vita. Tortellini Rana( target tortellini), dove l’hammer visual iniziale più forte era la faccia sorridente di Giovanni, è lui il brand = partito dal nulla guarda che ha fatto ora, m’immedesimo in lui e lo compro.

Mediolanum Bank( diversa dalle altre), logo chiaro e slogan la mia banca è differente = più vicina ai miei interessi rispetto alle altre.

Scavolini ( target cucine), la cucina più amata dagli italiani = se tutti amano Scavolini perché non dovrei amarla anch’io?

Red Bull, red bull (i 2 tori che si scontrano, torna l’animale nell’hammer visual),slogan ti mette le ali.

Barilla nel mondo esce con questo slogan che ha spaccato, la pasta più mangiata in Italia, ed i concorrenti muti!

Vedete! Tutte queste aziende hanno, deciso il loro target di mercato, il loro punto differenziante e l’hanno comunicato in modo diretto con poche parole!

Vi è la possibilità di creare anche promesse molto più semplici come ( MINI HOTEL, un logo con un piccolissimo hotel rispetto all’uomo, l’hotel con le camere più piccole d’Italia, slogan: per tu che vuoi solo dormire oppure l’hotel che serve per dormire.

Rapid restaurant, con la lepre cameriera, per chi ha poco tempo, mangi entro 1 ora o ti offriamo un pranzo. consulenza specializzata, assicuriamo i nostri risultati, se non otterrai risultato ti rimborsiamo oppure gli unici ufficializzati dallo stato.

Francesco bike tours, con la faccia di Fra sulla bici, vieni anche tu in tour con il campione del mondo di cross ( se magari Francesco è stato campione in quello sport).

Ora non ci resta che iniziare a studiare la promozione, la comunicazione deve sia colpire, sia essere coerente con la nostra promessa.

Maggiormente colpirà per simpatia, per forza, per ribrezzo o per polemica maggiore sarà la ridondanza del vostro brand.

Anche qui ci sono centinaia di modi per comunicare in modo eccellente ( li vedremo in un altro articolo); basta utilizzare quello migliore per te rispetto alla promessa scritta.

Consiglio spesso ( ma questo non è legge ma ciò che farei io) di utilizzare una comunicazione forte, che rompa in dogmi, che dia un messaggio, che faccia pensare ma, che sia allo stesso modo che sconvolga.

Là fuori c’è tantissima confusione promozionale quindi serve un qualcosa di fortissimo ed eclatante per emergere dal rumore di fondo.

Avere una realtà molto focalizzata ci permette di investire in promozione solamente dove so di trovare la presenza del nostro cliente, lasciando perdere gli altri.

La specializzazione aiuta a farci trovare più facilmente dagli ospiti, infatti saranno molto più spesso loro a cercarci e non noi a volerli acquisire.

Questo ci permetterà di dover investire molte meno risorse promozionali perché, conoscendo perfettamente il nostro target, avremo una piccola forbice specifica su cui investire che sappiamo già, conoscendone le abitudini, in quali ecosistemi si trova.

Ultimo punto importante nella comunicazione è la call to action; in ogni proposta vi deve essere un qualcosa che all’ospite chiediamo di fare per raggiungere un premio, di qualsiasi tipo, se vuoi uno sconto usa il codice, se vuoi saperne di più premi qui ecc.

Importante, Il nostro start up non ha bisogno di fare branding ( mostrare solo il logo), quello lasciamolo alle grandi aziende ed alle SPA che vendono altro; noi dobbiamo, durante ogni comunicazione, ottenere un risultato misurabile.

Quindi ogni contenuto deve possedere una specifica call to action. Se ciò non è possibile allora lasciamo perdere quella promozione, a parte rari casi.

La call to action è fondamentale per raggiungere la vendita finale, per comprendere quali promozioni hanno ottenuto risultato e quali no e per studiare il motivo per cui la vendita non è andata a buon fine( non sto ora a spiegarti perché è così importante ma fidati).

Quindi, non comunicare senza una call to action.

Ora che vi ho scritto come quelli bravi preparano uno start up siete pronti per iniziare il vostro. Ricordati però la frase detta da Moskovitz “spesso il successo nasce dove s’incontrano fortuna e duro lavoro” condivido in parte quest’affermazione perché aggiungerei la parola formazione in questo pensiero.

T + L + F + P =R  Questa è l’equazione vincente per qualsiasi progetto che si rispetti; come una piantina va curata, coccolata, amata attendendo senza fretta la sua crescita.

Quindi non mi resta che dirvi:

Che Dio salvi il turismo

Un gioioso saluto

Giacomo


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